Pubblicato il: 26 Agosto 2020
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Quando ci riferiamo al trapasso, alla morte e al dolore siamo soliti farlo con un misto di dolore, sofferenza e rassegnazione.
Le frasi sul trapasso ci raccontano di come ognuno vive la propria vita sapendo della meta che si trova alla fine.
- La vita conduce alcuni molto rapidamente alla meta cui, anche indugiando, dovevano giungere, altri li consuma e li tormenta. La vita non sempre va conservata: il bene, infatti, non consiste nel vivere, ma nel vivere bene. Perciò, il saggio vivrà quanto deve, non quanto può. Osserverà dove gli toccherà vivere, con chi, in che modo e che cosa dovrà fare. Egli bada sempre alla qualità della vita, non alla lunghezza.
- Patria o Morte!
- La morte sorride a tutti; un uomo non può far altro che sorriderle di rimando.
- Morire è tremendo, ma l’idea di dover morire senza aver vissuto è insopportabile.
- Il primo annunzio di mia cruda morte,
Se a chi muor per amor tanto è concesso,
Vo’ che tra il sonno l’ombra mia t’apporte. - La morte è una sorpresa che rende inconcepibile il concepibile.
- La morte è un’ombra che segue sempre il corpo.
- Io non voglio morire senza cicatrici.
- Nessuno è separato da nessuno. Nessuno lotta per se stesso. Tutto è uno. L’angoscia e il dolore, il piacere e la morte non sono nient’altro che un processo per esistere. La lotta rivoluzionaria in questo processo è una porta aperta all’intelligenza.
- La morte è il fondo scuro che serve a uno specchio se vogliamo vedere qualcosa.
- La morte è per il povero il miglior medico.
- Non viene una sola volta la morte; quella che ci rapisce è solo l’ultima morte
- Sii felice da vivo, perché resterai un morto per un bel pezzo.
- Se i morenti potessero aver fiducia della Morte, non ci sarebbero Morti.
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- La maggior parte di noi ha probabilmente visto la propria morte, ma non sapeva come far affiorare questa visione. Forse, quando moriremo, la prima cosa che diremo sarà: «Questa sensazione la conosco. Qui ci sono già stato».
- Se sei triste e vorresti morire, pensa a chi è triste e vorrebbe vivere ma sa di dover morire.
- Aveva paura di avere, in punto di morte, una paura da morire.
- La crisi economica mi angoscia, ma la morte mi angoscia di più. Alla morte cerco di non pensarci. Figuriamoci alla crisi.
- Morire prima di aver paura di morire può essere un dono.
- La morte, il più atroce di tutti i mali, non esiste per noi. Quando noi viviamo la morte non c’è, quando c’è lei non ci siamo noi.
- Grande è la falce, ma più grande ancora è il prato.
- La questione del morire si fa saggio strumento di memoria. Ci guarisce della nostra innocenza nei confronti del futuro. Le cose semplici sono fatali, o è una superstizione?
- La vita è un sogno da cui ci sveglia la morte.
- Ridere significa aver paura. L’uomo è “l’animale che ride” perché lui solo sa di dover morire.
- La morte stessa non è, per chi vi rifletta, cosa così seria come il matrimonio.
- Ci sono delle realtà che non sono quantificabili. L’universo non è i miei numeri: è pervaso tutto dal mistero. Chi non ha il senso del mistero è un uomo mezzo morto.
- Voglio […] parlare della mia morte, e ammetterete che in questo caso ho qualche diritto all’esternazione.
- Questo paese sconosciuto da cui nessun viaggiatore è tornato.
- Non ho paura della morte ma ho paura dell’amore.
- La vita dei morti sta nella memoria dei vivi.
- Desideriamo l’amore, vorremmo avere più tempo e temiamo la morte.
- Sappiate che la morte vi sorveglia,
gioir nei prati o fra i muri di calce,
come crescere il gran guarda il villano
finché non sia maturo per la falce. - Tutte le donne devono lottare con la morte per tenere i loro figli. La morte, essendo senza figli, vuole i nostri.
- Morire è tremendo, ma l’idea di morire senza aver vissuto è insopportabile.
- La morte verrà all’improvviso
avrà le tue labbra e i tuoi occhi
ti coprirà di un velo bianco
addormentandosi al tuo fianco. - Dopo aver compiuto i cinquant’anni, iniziamo a morire poco a poco nelle morti altrui.
- Quando non ci sarò più, non cercatemi dietro al marmo freddo di una tomba, cercatemi tra le rose… Quando non ci sarò più cercatemi nelle fotografie, cercatemi fra i miei libri, fra le mie poesie, le mie canzoni, fra la mia musica. Cercatemi fra tutte le cose che amo di più, perché solo in queste cose… troverete la mia anima.
- Sin dal giorno della mia nascita, la mia morte ha iniziato il suo cammino. Sta camminando verso di me, senza fretta.
- Nasciamo una sola volta, due non è concesso; tu, che non sei padrone del tuo domani, rinvii l’occasione di oggi; così la vita se ne va nell’attesa, e ciascuno di noi giunge alla morte senza pace.
- Essere morti significa svegliarsi dalla parte sbagliata dei propri sogni.
- Mi chiede: “Fa molto male morire? ”
“Beh, tesoro,” rispondo, “sì, ma fa molto più male continuare a vivere”. - Il letto è il posto più pericoloso del mondo: vi muore l’ottanta per cento della gente.
- Più straziante del morire è la morte per amore di chi sta per morire.
- Io ho il diritto di scegliere la mia morte per il bene degli altri.
- Correrai ancora più veloce per le vie del Cielo.
- La morte, questo fiero sergente, è severa nella sua custodia.
- Poiché non potevo fermarmi per la Morte –
lei gentilmente si fermò per me. - Cercate di vivere in modo che la vostra morte rincresca anche all’impresario delle pompe funebri.
- La salute non ha mai prodotto niente. L’infelicità è un dono. Io mangio solo per nutrire il dolore. La preparazione alla morte dura una vita intera.
- Sarebbe andarsene al cimitero da soli, a piedi.
- Non puoi trovare pace evitando di vivere.
- La morte è solo l’inizio del secondo tempo.
- Ogni volta che l’ho fatto
- Misuravo i cieli, ora misuro le ombre della Terra. Sebbene la mia mente fosse legata al cielo, l’ombra del mio corpo giace qui.
- Sogno un mondo di avvisi di necrologio al contrario. “Il signor B. ha abbandonato la morte. Ha deciso di vivere più a lungo”.
- Il santo: un uomo che ha fatto carriera dopo la morte.
- Non aver paura della morte… Fa meno male della vita!
- Ho notato che la Morte fa frequenti visite, dove si è già presentata, rendendo desiderabile prevenire i suoi approcci.
- La paura della morte deriva dalla paura della vita. Un uomo che vive pienamente è pronto a morire in qualsiasi momento.
- La morte è un confine perfetto.
- Morire non è un crimine.
- Non c’è vita senza la morte.
- Tutte le azioni della vita sono riparabili, eccetto l’ultimo (la morte) che nessun procedimento, neppure soprannaturale può riparare. Questo ultimo atto determina tutti gli altri e dà loro significato definitivo.
- Quando io crederò imparare a vivere, e io imparerò a morire.
- Il mistero dell’amore è più grande del mistero della morte.
- La morte è l’ignoranza della vita: quanti uomini morti si aggirano tra i viventi.
- La morte è una liberazione, non una punizione.
- Ce ne ricorderemo, di questo pianeta.
- Per me la morte non è una cosa spaventosa. Vivere è invece una maledizione.
- La morte, il più atroce dunque di tutti i mali, non esiste per noi. Quando noi viviamo la morte non c’è, quando c’è lei non ci siamo noi. Non è nulla né per i vivi né per i morti. Per i vivi non c’è, i morti non sono più.
- Venga il tuo regno… Significa chiedere la morte, poiché solo con la morte lo otterremo.
- È poco probabile che tutto finisca con la morte perché sarebbe troppo comodo cavarsela così a buon mercato.
- Chi non vuole morire si rifiuta di vivere, perché la vita ci è stata data a patto di morire. La morte è il termine certo a cui siamo diretti e temerla è da insensato, poiché si aspetta ciò che è certo e solo l’incerto può essere oggetto di timore. La morte è una necessità invincibile e uguale per tutti: chi può lamentarsi di trovarsi in una condizione a cui nessuno può sottrarsi?
- Dottore, se mi lascia bere questa tequila, prometto che al mio funerale non tocco un goccio
- La morte non è così tragica. Tra cent’anni, ciascuno di noi non ci penserà più.
- Della morte questo deve essere detto:
per lei, non c’è bisogno di scendere dal letto.
Ovunque ti capiti di stare,
sta sicuro che gratis te la verranno a portare. - La morte è la curva della strada, | morire è solo non essere visto.
- Poi c’hai del sangue mio sete si ardente,
E perchi’io mora, o Morte acerba e ria,
Sei mossa per ferir la donna mia,
Col velenoso stral fiero e pungente. - La terra è la sala d’attesa per il viaggio nell’aldilà.
- La vita fa l’analisi, la morte si incarica della sintesi.
- Quando la morte ci fiuta ha il sentore di un cane fedele.
- È così, dunque: una cosa improvvisa, perentoria? La morte, pensai, non dovrebbe essere invece come l’immersione del cigno, ali bianche, levigato, che lascia la superficie intatta?
- La morte è soltanto un’altra via. Dovremo prenderla tutti.
- Non ho paura della morte: è la posta che stabiliamo per giocare al gioco della vita.
- Giace qui da qualche parte.
- Vado a cercare un Grande Forse.
- Lasciando con la patria ogni conforto,
Ove più l’Appennin la neve agghiaccia,
Carco n’andrò di così gravi some,
Chiamando morte, e te sola per nome. - I codardi muoiono molte volte prima della loro morte; i valorosi assaggiano la morte una volta sola.
- Solo per la morte noi siamo insostituibili
- Il primo requisito per l’immortalità è la morte.
- Anche le lepri insultano il leone morto.
- La morte è preferibile a una vita vergognosa.
- Morto io il mondo può anche bruciare.
- È preferibile essere un cane vivo che un leone morto.
- Preferisco la morte al disonore.
- Nusson torna dall’aldilà nonostante le lacrime.
- Muor giovane colui che è caro al cielo.
- La morte uccide allo stesso modo ricchi e poveri.
- Non piangerlo adesso che è morto. Non ti ha lasciato. Ti ha solo preceduto.
- Non siamo nati giusto per pagare tasse e morire! Vivi davvero alla scoperta della tua vita!
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